PROGETTO EDUCATIVO
Lo scopo è quello di promuovere un’educazione partecipata, che dia voce alle bambine e ai bambini, alle famiglie, alle educatrici e agli educatori, e al territorio diffondendo la consapevolezza del ruolo dei nidi nella creazione della cultura dell’infanzia, attraverso una pedagogia delle relazioni.
Sono promossi, accanto alle attività educative quotidiane, momenti di promozione culturale e di ricerca pedagogica, valorizzando ciascuna bambina e ciascun bambino senza alcuna forma di discriminazione, con particolare attenzione all’inclusione di bambini delle bambine con difficoltà fisica, psicologica e sociale.
A chi ci rivolgiamo
accogliamo bambine e bambini, residenti e non residenti, e figlie e figli delle dipendenti delle aziende partner.
SERVIZI
Educazione, socializzazione, supporto alle famiglie.
In un’ottica montessoriana, vengono messi a disposizione delle bambine e dei bambini materiali sensoriali di sviluppo e per attività di vita pratica.
I nidi si avvalgono di équipe di professioniste altamente qualificate e inserite in un processo di costante aggiornamento e formazione.
AMPI SPAZI + ACCOGLIENZA + GIOCO LIBERO + SPAZIO PER CURA ED IGIENE + SPAZIO PER IL RIPOSO + SPAZIO PER IL PASTO + PERCORSO SENSORIALE + LABORATORI + BIBLIOTECA + ORTO + ATTIVITÀ MUSICALI + ATTIVITÀ PSICOMOTORIE + ATTIVITÀ DI LETTURA
Carta dei Servizi
PREMESSA
[……] Hanno costruito per me una gabbia
affinchè la mia libertà fosse una loro
concessione e ringraziassi e obbedissi.
Ma io sono libera prima e dopo di loro,
con loro e senza di loro
sono libera nella vittoria e nella
sconfitta. [……]
Sono una donna
Joumana Haddad
La Carta dei servizi non è un documento di intenti ma è un’occasione di informazione per le donne, gli operatori e la popolazione sui servizi offerti, sui tempi e sulle modalità per accedervi.
L’obiettivo della Carta dei servizi è, dunque, quello di consentire sia all’utenza sia ai soggetti pubblici e privati con cui collabora il Centro antiviolenza Pandora, la possibilità di conoscere le attività e di contribuire ad un miglioramento del servizio. Per questo motivo la Carta dei servizi sarà oggetto di un aggiornamento continuo.
Grazie per l’attenzione
1. I principi a cui ci ispiriamo
2. Chi siamo
3. I servizi
4. La rete dei Servizi
5. La qualità dei servizi erogati
6. La prevenzione e la sensibilizzazione
1. I PRINCIPI A CUI CI ISPIRIAMO
Il Centro antiviolenza Pandora opera nel rispetto dei diritti fondamentali delle donne che beneficiano delle sue attività.
In particolare i servizi sono realizzati secondo i seguenti principi: gratuità, continuità, efficienza ed efficacia, accessibilità e trasparenza del servizio, riservatezza e informazione, uguaglianza e imparzialità. Non è compiuta alcuna discriminazione nell’erogazione delle prestazioni per motivi riguardanti nazionalità, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche o socio-economiche e orientamenti sessuali.
1.1 Gratuità
Tutti i servizi del Centro antiviolenza Pandora sono gratuiti.
1.2 Continuità e regolarità nell’erogazione del servizio
L’erogazione del servizio è svolta con continuità e regolarità. Il Centro è aperto tutto l’anno ad eccezione di due settimane nel mese di agosto e in occasione delle festività nazionali. I giorni di chiusura sono comunicati al numero gratuito di pubblica utilità 1522 che informa le donne rispetto agli altri centri antiviolenza presenti sul territorio.
1.3 Efficienza ed efficacia
Il Centro assicura la conformità dei servizi erogati ai parametri di efficienza ed efficacia stabiliti con particolare attenzione alla tempestività delle risposte. Ogni operatrice lavora con l’obiettivo di garantire sostegno e tutela alle donne e ai/ alle loro figli/e, valorizzando le risorse umane, economiche, logistiche e di rete a disposizione. All’interno del progetto condiviso la relazione tra la donna e l’operatrice è stabilita su un piano di reciprocità e si basa sulla centralità della donna nel percorso.
1.4 Accessibilità e trasparenza del servizio
L’accesso al servizio può avvenire presentandosi direttamente presso la sede del Centro o al suo sportello distaccato, tramite una telefonata al numero fisso o al cellulare di servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18 oppure tramite il numero gratuito di pubblica utilità 1522.
1.5 Riservatezza e informazione
Le operatrici e le volontarie del Centro sono formate ad operare nel rispetto della riservatezza delle informazioni di cui vengono a conoscenza secondo quanto previsto dal D.L. 196 del 30 giugno 2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). Nessuna azione è attivata dall’operatrice senza informarne la donna. Il Centro antiviolenza Pandora garantisce alle donne massima e completa informazione sulla gestione del servizio di cui usufruisce e su tutto quanto concerne il percorso presso il Centro stesso.
2. CHI SIAMO
2.1 La mission
La Mignanego Società Cooperativa Sociale ONLUS gestisce il Centro antiviolenza Pandora dal 2007. Il Centro è un servizio senza fini di lucro per sostenere le donne e i loro figli e figlie. E’ impegnato a contrastare ogni forma di violenza di genere e a promuovere attività legate al cambiamento culturale, alla sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno della violenza di genere.
2.2 Le risorse
Il Centro trae le risorse economiche per il proprio funzionamento e per lo svolgimento delle attività da:
a) contributi istituzionali provenienti da convenzioni con Enti locali (Comuni, Regione);
b) entrate derivanti da attività come progetti, formazione, attività promozionali e culturali;
c) donazioni liberali e donazioni derivanti dal 5 per mille;
d) quote sociali.
2.3 Dove siamo, come arrivare e come contattarci
Sede del Centro: Mignanego (GE), via Vittorio Veneto 143, Sede Centro Polivalente aperto lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12.
Sportello distaccato: Genova Certosa, CASA DI QUARTIERE 13D CERTOSA, Via Certosa, 13D aperto mercoledì dalle 9 alle 12
Sportello distaccato Casella GE, Via Aldo Moro, 11 Casella presso Croce Verde Casellese aperto venerdì dalle 9 alle 13
Le operatrici del Centro antiviolenza Pandora rispondono ai numeri telefonici: 0107720780 presso il Centro Polivalente di Mignanego (negli orari di apertura) 347-6928460 (dal lunedì al venerdì ore 9-18)
La linea telefonica fissa è sempre attiva, con segreteria telefonica negli orari di chiusura del Centro, il cellulare di servizio è attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18.
il Centro è inserito nella mappatura del numero di utilità sociale dedicato 1522 Mail: centropandora@cooperativasocialemignanego.it
Pagina web: cooperativasocialemignanego.it
La zona è servita dal trasporto pubblico e in particolare è possibile raggiungerci con:
Linea Atp per raggiungere la sede del Centro a Mignanego
Linea Amt e treno per raggiungere lo sportello a Bolzaneto
3.I SERVIZI DEL CENTRO ANTIVIOLENZA PANDORA
3.1 A chi è rivolto
Il Centro antiviolenza Pandora promuove la cultura di genere e contrasto alle discriminazioni.
Il Centro è luogo dove le donne, con o senza figli, che vivono una qualsiasi forma di violenza, attraverso l’ascolto e il sostegno, possono trovare un luogo di accoglienza dove comunicare i propri bisogni e le proprie difficoltà per iniziare un percorso di fuoriuscita dalla violenza che le veda al centro delle proprie scelte.
3.2 Quali servizi offre il Centro
- Risposta telefonica e accoglienza con accesso diretto
- sostegno psicologico
- psicoterapia
- sostegno psico-educativo e sostegno alla genitorialità
- gruppi di sostegno
- consulenza legale civile e penale
- mediazione interculturale
- accompagnamento nell’accesso a struttura residenziale
- orientamento al lavoro, work experience e tirocini formativi anche in sinergia con altre realtà della cooperazione sociale
- attività di prevenzione attraverso interventi nelle scuole di ogni ordine e grado
- attività di formazione
- campagne di informazione e sensibilizzazione attraverso iniziative aperte alla cittadinanza
TUTTI I SERVIZI SONO GRATUITI
3.3 Chi lavora nel Centro
Fra dipendenti della Mignanego Coop. soc. Onlus e volontarie il personale del Centro prevede: 1 responsabile, 1 psicologa, 1 psicoterapeuta, 1 mediatrice interculturale, 1 assistente sociale, 1 avvocata civilista, 1 avvocata penalista, 1 operatrice telefonica, 1 consulente per l’orientamento al lavoro. La riunione di èquipe si realizza una volta ogni 15 giorni per confrontarsi sul servizio e periodicamente per verificare l’andamento di tutte le attività.
Le operatrici hanno una formazione specifica sulle tematiche connesse alla violenza di genere e partecipano con regolarità ad attività formative. Si realizza una supervisione periodica con una consulente esterna
3.4 Come si accede al Centro
Il primo contatto al Centro può essere diretto negli orari di apertura o su appuntamento a seguito di una telefonata. L’accesso può avvenire su richiesta della donna stessa e/o tramite segnalazione da parte di un servizio pubblico o privato.
Successivamente si concorda con la donna un primo colloquio che permette all’operatrice di ascoltare i bisogni e verificare le possibili strategie per affrontare il problema; nei successivi colloqui, si definisce insieme un progetto teso a valorizzare le risorse interne ed esterne della donna attivando uno o più dei servizi offerti dal Centro, in collaborazione con i servizi con i quali la donna è già in contatto o avviando nuove collaborazioni. Durante il percorso le operatrici del Centro mantengono costante il legame con i servizi e i professionisti coinvolti nel progetto.
3.5 Il percorso della donna al Centro
Il percorso consiste in colloqui telefonici, informazioni, colloqui
individuali, gruppi di sostegno, informazioni legali, mediazione interculturale, attivazione della rete territoriale di sostegno e, se necessario, relativi accompagnamenti e attivazione delle procedure per l’ospitalità in strutture di accoglienza.
Il colloquio con l’operatrice è uno spazio di confronto dove ogni donna ha la possibilità di svolgere un esame realistico dei bisogni e di realizzazione dei propri desideri.
Obiettivi del percorso:
- offrire alle donne che subiscono violenza un luogo dove trovare informazioni
- offrire alle donne uno spazio protetto e non giudicante dove trovare ascolto, sostegno e confronto
- sostenere le donne affinché possano prendere le decisioni più opportune per sé valorizzando le loro risorse personali e quelle esterne
- fornire informazioni legali
- offrire gruppi di sostegno finalizzati al rafforzamento personale e all’uscita dall’isolamento
- offrire una consulenza specialistica finalizzata all’orientamento al lavoro
- offrire informazioni a chi segnala situazioni di donne che subiscono violenza
- mantenere una rete con i servizi socio-sanitari, le Forze dell’Ordine, gli/le avvocati/e, i Tribunali e le altre istituzioni e associazioni a sostegno della donna che subisce violenza e dei/delle suoi figli e figli
Dopo il primo colloquio, nel caso in cui la donna, a seguito della condivisione e valutazione della motivazione ad intraprendere un percorso di fuoriuscita dalla violenza, decida di prendere un altro appuntamento, inizia il percorso di presa in carico.
L’obiettivo della presa in carico consiste nell’aprire uno spazio di relazione in cui sia possibile per la donna esprimere i propri vissuti, raccontare e leggere dal suo punto di vista l’esperienza di disagio, ricostruire la stima e la fiducia in se stessa.
Il percorso di fuoriuscita dalla violenza ha necessariamente una durata variabile che dipende da più fattori, interni ed esterni alla donna.
3.6 Metodologia e strumenti operativi
Il colloquio viene svolto in una stanza riservata. Solitamente sono presenti esclusivamente l’operatrice e la donna, ad eccezione di casi particolari (per esempio presenza di una mediatrice interculturale). È prevista una modulistica in fase di ingresso, per ogni donna che contatta per la prima volta il Centro viene compilata una scheda per la rilevazione di dati e caratteristiche relative alla donna e alla sua storia. La scheda non è un documento pubblico e concorre a tutelare la riservatezza delle donne che si rivolgono al Centro antiviolenza Pandora. I dati raccolti dal Centro vengono inviati alle Istituzioni preposte.
3.7 Quali servizi interni possono essere attivati
Sostegno psicologico
Nel lavoro di sostegno psicologico si crea uno spazio dove sia possibile per la donna iniziare un percorso basato sull’introspezione e sulla capacità di leggere il proprio mondo emotivo.
Aiutare la vittima di violenza significa dunque condividere con lei un percorso, nel quale si affrontano diversi aspetti:
– trovare uno spazio per sé
– possibilità di lasciare spazio al conflitto
– lavorare su un piano di realtà, intervenire sull’hic et nunc
– riappropriazione del proprio punto di vista
– autorizzarsi a scegliere
– prendere decisioni autonome
Psicoterapia
La funzione psicoterapeutica consente di accogliere la domanda d’aiuto, la funzione di ascolto e di accompagnamento delle donne vittime di violenza, mantenendosi in contatto con vissuti ed emozioni proprie e della donna. All’interno di un setting concordato le si fornisce uno spazio adeguato dove portare il proprio vissuto e le proprie risorse. La funzione terapeutica assume il ruolo di mediatrice ed interlocutrice del mondo interno, di comprensione della dinamica degli affetti in relazione alla struttura della personalità della donna vittima di violenza.
Gruppi di sostegno
Il gruppo può rappresentare per le donne uno spazio dove è possibile creare una rete di scambi e di relazioni, per confrontare le esperienze, esprimere i propri stati d’animo senza la paura di essere giudicate, per imparare ad essere più indipendenti e più libere dai condizionamenti e migliorare il senso di autostima.
I gruppi offrono sostegno emotivo e, all’interno di un setting definito, permettono alle donne di sperimentare attivamente quelle modalità relazionali che spesso condizionano le loro scelte e che, in alcuni casi, le mantengono in uno stato di svantaggio e di difficoltà emotiva, interpersonale o sociale. I gruppi rappresentano quindi un’occasione per esplorare le risorse personali in un’ottica di cambiamento,
crescita e speranza.
Sostegno psico- educativo e sostegno alla genitorialità
Gli interventi di sostegno sono finalizzati a favorire la promozione e l’integrazione sociale della donna favorendo l’autonomia nella capacità di affrontare la situazione di disagio. Gli obiettivi del sostegno psico-educativo sono dunque la promozione e la crescita motivazionale, la prevenzione e la riduzione delle situazioni di emarginazione sociale e il sostegno alla genitorialità. Concretamente gli obiettivi si realizzano anche attraverso l’accompagnamento e il sostegno nell’usufruire di servizi territoriali.
Il sostegno alla genitorialità è un intervento psicologico di accompagnamento per le donne che, per motivi diversi, vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale. Questi percorsi mirano a comprendere e migliorare la relazione con i/le figli/e, gli stili educativi e comunicativi in famiglia per favorire una crescita migliore.
Mediazione interculturale
La mediazione interculturale è attivata, se necessario, in caso di donne provenienti da altri Paesi al fine di facilitare la comprensione linguistica reciproca fra l’operatrice e la donna che si rivolge al Centro antiviolenza.
La mediatrice ha inoltre il compito di informare l’operatrice del Centro antiviolenza sugli aspetti culturali e/o religiosi del luogo di provenienza della donna.
Durante il primo colloquio si valuta la necessità di copresenza anche nel percorso di presa in carico. Obiettivo della mediazione è quello di ridurre le difficoltà linguistiche e permettere la libera espressione della donna garantendo la piena comprensione e l’efficacia delle comunicazioni.
Consulenza legale
Le donne sono inviate alle legali dalle operatrici del Centro dopo il primo colloquio, qualora nel corso dello stesso, la donna abbia manifestato l’esigenza di parlare con una legale per ricevere informazioni circa la propria situazione o su eventuali iniziative da intraprendere (per esempio: avviare una procedura di separazione dal coniuge o presentare una denuncia-querela) o se, insieme all’operatrice, si valuta la necessità di una consulenza.
Anche nei casi in cui le donne si siano rivolte al Centro richiedendo solo ed esclusivamente un colloquio con la legale, viene comunque effettuato il primo colloquio.
In caso di questioni particolarmente complesse, alla donna può essere fissato un secondo appuntamento con la legale. Qualora si renda necessario svolgere un’attività vera e propria (redigere una lettera, una denuncia-querela, un ricorso) la donna viene informata che tale attività non rientra nella consulenza offerta dal Centro, ma che dovrà rivolgersi ad un avvocato (non necessariamente una delle legali del Centro Pandora). Alla donna vengono in ogni caso fornite informazioni circa le condizioni previste dalla legge per essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato e viene, eventualmente, supportata nella compilazione dei moduli, senza che ciò comporti l’obbligo di nominare il legale del Centro nel procedimento in cui abbia chiesto l’ammissione al patrocinio.
La consulenza legale viene fornita in tempi brevi e in giornate variabili per venire incontro alle esigenze delle donne.
Accesso a struttura residenziale
Il Centro garantisce l’accompagnamento e il sostegno alle donne inserite nelle strutture residenziali.
Orientamento al lavoro, work experience, tirocini formativi
Il Centro, grazie alla sinergia con altre realtà della cooperazione sociale, può offrire un servizio di orientamento al lavoro facilitando l’attivazione di work experience e tirocini formativi finalizzati ad intraprendere un percorso di autonomia lavorativa con strumenti di transizione che consentano di procedere con gradualità e in forma mirata nel percorso di avvicinamento al mondo del lavoro.
4. LA RETE DEI SERVIZI
Per il centro Pandora risulta fondamentale, nel potenziamento delle proprie attività, lo sviluppo di un opportuno sistema di relazioni, istituzionali e non, in grado di garantire sia i bisogni delle donne che una rete attiva con il territorio. La rete si basa sulla collaborazione con ATS, Consultori familiari, Centri di Salute Mentale, Ser-T, Ospedali, Forze dell’Ordine, Siaf, Centri di ascolto vicariale, Associazioni di volontariato, Consolato dell’Ecuador, Istituti Scolastici e più in generale con tutti i soggetti impegnati in azioni di inclusione e accoglienza, per potenziare, integrare e valorizzare le risorse presenti sul territorio al fine di offrire alla donna un intervento mirato ed efficace.
E’ consolidata la collaborazione con gli altri Centri antiviolenza della Liguria.
Il Centro Pandora è parte delle seguenti reti
ARIANNA – Rete antiviolenza, promossa dal Dipartimento delle Pari Opportunità con l’obiettivo di diffondere e costruire reti locali contro la violenza di gener Gestisce il numero verde – 1522 – contro la violenza alle donne (www.antiviolenzadonna.it)
Patti di sussidiarietà: il Centro Pandora aderisce all’Associazione Temporanea di Scopo che ha stipulato con Il Comune di Genova, in veste di capofila della conferenza dei Sindaci della ASL3 Genovese, un patto di sussidiarietà per il contrasto alla violenza di gener
Rete Amaltea, promossa dal Comune di Genova per prevenire e contrastare la violenza sui minori e di gener Ne fanno parte Istituzioni e soggetti del terzo settore.
Il Centro opera con il patrocinio del Municipio V Valpolcevera
il Centro antiviolenza Pandora lavora attivamente per il raggiungimento della stesura di protocolli operativi formali che coinvolgano i soggetti, istituzionali e non, operanti a livello territoriale contro la violenza di genere.
5. QUALITÀ DEI SERVIZI EROGATI
Il Centro antiviolenza Pandora opera al fine di:
- migliorare il livello di affidabilità dei servizi e l’efficienza dei processi
- garantire un sempre maggiore livello di competenza professionale attraverso la formazione continua del personale
- coinvolgere il personale al raggiungimento degli obiettivi per la qualità del servizio
- adeguare i servizi in base all’analisi dei bisogni emersi nel territorio in cui il servizio è presente
- mantenere ed implementare la rete dei servizi territoriale
Ciò si realizza attraverso:
- progettazione e organizzazione dei servizi tenendo conto dei processi relazionali interni prevedendo il coinvolgimento delle operatrici nelle scelte quotidiane; processi relazionali con le donne seguite dal Centro, tramite l’ascolto, la valorizzazione, il riconoscimento delle capacità a partire dalla situazione di sofferenza e disagio legata alla violenza subita; processi relazionali con i soggetti esterni, pubblici e privati tramite la condivisione, per quanto possibile, della mission del Centro Pandora
- documentazione e monitoraggio delle attività
- verifica e revisione, cui è soggetto tutto il sistema di gestione, in modo da poter garantire un servizio costantemente aggiornato e adeguato alla realtà dei bisogni e delle richieste, nel momento in cui si manifestano.
6. ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
6.1 Attività di prevenzione
Il Centro Pandora si occupa dal 2008 di realizzare progetti di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado (scuola infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) tesi a promuovere una cultura di parità di genere.
Il mondo della scuola e della formazione giocano un ruolo cruciale e sono chiamati a introdurre una prospettiva di genere all’interno delle proprie pratiche educative: un “fare educazione” che sia in grado di riconoscere i modelli dominanti di genere offrendo ad alunni ed alunne gli strumenti relazionali necessari a diventare gli uomini e le donne che desiderano. I progetti hanno l’obiettivo di sensibilizzare i/le giovani, le famiglie e i/le docenti nei confronti di tematiche legate alle differenze di genere e ai vari fenomeni di violenza stimolando in loro una maggior coscienza del proprio ruolo individuale all’interno della società, per diventare individui più consapevoli.
6.2 Sportelli psicologici scolastici
Il Centro gestisce sportelli psicologici scolastici dal 2012, rivolti a studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado e a genitori e insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado.
L’attività dello sportello prevede colloqui individuali e rappresenta uno spazio dedicato ai/alle ragazzi/e e alle loro famiglie in un clima di accoglienza e accettazione offrendo loro un’opportunità per affrontare problematiche inerenti lo sviluppo evolutivo, la gestione delle emozioni, i conflitti e per riflettere sulle modalità comunicative che caratterizzano la relazione con i/le ragazzi/e che crescono.
Nell’ambito delle attività degli sportelli vengono attivati laboratori nelle classi ed incontri tematici (bullismo, cyber bullismo, gestione dei conflitti ecc.).
6.3 Attività di sensibilizzazione
Il Centro svolge attività di sensibilizzazione alla cittadinanza con lo scopo di divulgare e promuovere una cultura di genere rispettosa della dignità delle donne in un’ottica di prevenzione della violenza. E’ inoltre utile per far emergere attraverso dibattiti e occasioni culturali il fenomeno della violenza di genere per evidenziare il fatto che la violenza è un fatto pubblico e riguarda tutti, uomini e donne.
Il Centro antiviolenza Pandora progetta campagne di raccolta fondi per sostenere le attività del centro e promuove la campagna per il 5×1000.
Infanzia
Le nostre politiche di salvaguardia e benessere dell’infanzia
Realizzato sulla base delle esperienze e pratiche quotidiane maturate al nido e con la guida esperta di Defence for Children, il documento è frutto di confronti, esperienze e studi di un intero gruppo di lavoro e vuole essere uno strumento di tutela dell’infanzia anche attraverso il dialogo con la comunità
adulta.
“Il lavoro, i pensieri e la ricerca sul mondo dell’infanzia sono presenti nella cooperativa sociale Mignanego da tanto tempo e questo impegno si è identificato nel tempo con il bisogno di avere uno strumento istituzionale che tracciasse il percorso fatto e ci indicasse la strada nel quotidiano lavoro con i bambini e le bambine che incontriamo e che incontreremo”.
Daniela Filippini, coordinatrice pedagogica ed educatrice del Nido Vico Rosa.
Documenti
Nido d’infanzia Vico Rosa
Chi siamo
Il nido d’infanzia Vico Rosa è uno dei due nidi gestiti dalla Mignanego Società Cooperativa Sociale ONLUS. È un luogo di educazione, di socializzazione, di stimolo, per le bambine e i bambini, e di supporto per le loro famiglie.
Localizzato nel centro storico di Genova, il nido può accogliere fino a 27 bambini/e dai 3 ai 36 mesi, in un’unica sezione. Il nido si avvale di un’équipe di professioniste altamente qualificata e inserita in un processo di costante aggiornamento e formazione.
Il nido ha come obiettivo principale la valorizzazione e il potenziamento delle competenze e degli interessi di ciascuna bambina e ciascun bambino senza alcuna forma di discriminazione, con particolare attenzione all’inclusione di bambini delle bambine con difficoltà fisica, psicologica e sociale.
Lo scopo è quello di promuovere un’educazione partecipata, che dia voce alle bambine e ai bambini, alle famiglie, alle educatrici e agli educatori, e al territorio diffondendo la consapevolezza del ruolo dei nidi nella creazione della cultura dell’infanzia, attraverso una pedagogia delle relazioni. Per questo motivo sono promossi, accanto alle attività educative quotidiane, momenti di promozione culturale e di ricerca pedagogica.
Servizi
Vico Rosa è dotato di ampi spazi disposti su più livelli accessibili attraverso una rampa che favorisce il bisogno di esplorazione e di movimento delle bambine e dei bambini.
Al piano terra si trovano: lo spazio per l’accoglienza, lo spazio dedicato al gioco libero organizzato in tre angoli (angolo morbido, angolo per il gioco simbolico e angolo dei travestimenti), lo spazio polifunzionale dedicato al pasto e al riposo e lo spazio dedicato alla cura e all’igiene. Lungo la rampa si sviluppa un percorso sensoriale che porta ai piani superiori e che
rappresenta il fulcro delle attività didattiche. Al primo piano si incontrano l’atelier per i laboratori espressivo-creativi, la biblioteca e due terrazze che ospitano un piccolo orto. Al secondo piano si trova un ampio terrazzo con angoli in ombra, alberi da frutto e una casetta. Le attività didattiche prevedono laboratori espressivo creativi, attività musicali, psicomotorie e di lettura, con particolare attenzione alla stimolazione plurisensoriale. Viene dato spazio al gioco libero e vengono messi a disposizione delle bambine e dei
bambini spazi ad orientamento montessoriano con materiali sensoriali di sviluppo e per attività di vita pratica. Il nido offre pasti forniti da un’azienda attentamente selezionata e vengono accolte le esigenze di ciascun bambino e bambina. Per approfondire le nostre attività è possibile consultare la Carta dei Servizi (clicca qui per scaricare), o contattarci direttamente.
Dove siamo
Via della Maddalena, 16 -16124 Genova
Orari
Il nido è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 18. Le famiglie possono scegliere tra i seguenti orari:
Tempo pieno
7:30-16:30 (con possibilità di prolungamento dell’orario fino alle 18)
Tempo parziale mattutino
7:30-13:30
Tempo parziale pomeridiano
11:30-18
Contatti
cell: 388 779 7885
mail: vicorosa@cooperativasocialemignanego.it
Facebook: vicorosa.nido
Modulistica
Nido d’infanzia accreditato dalla REGIONE LIGURIA
Sempre Diritti.
Patto di sussidiarietà regionale per la
promozione dei diritti e la partecipazione
dell’infanzia e dell’adolescenza
(Deliberazione della Giunta Regionale
1192/2017)
Capofila progetto
Consorzio Agorà (GE)
Impostazione generale di progetto
Il progetto, definito nelle sue linee generali a fine 2017 è stato articolato in 5 Macroazioni
1) Verso un’”Alleanza per i Diritti”
Azioni volte a far emergere le buone prassi e le esperienze sui diritti e la partecipazione minorile in Liguria e sperimentare forme di “alleanza” locale e regionale fra soggetti istituzionali e di terzo settore, e fra reti di questi
2) Verso una “Cultura dei Diritti”
Azioni volte a:
- Diffondere la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia (di seguito CCR) e le Linee di indirizzo regionali sulla partecipazione minorile (All. E – DGR 535/15)
- Realizzazione di un Atlante/Portale buone prassi
- Realizzazione di strumenti operativi di approfondimento e implementazione delle Linee di indirizzo regionali sulla partecipazione minorile
- Condivisione insieme alla Regione di un programma di lavoro per il 30nnale della CRC nel 2019
- Promuovere attività di formazione e disseminazione sui diritti umani, dei bambini/ragazzi, sulle pari opportunità, lo sviluppo sostenibile, etc.
- Promuovere un confronto tecnico/operativo inerente gli elementi di progettazione sociale “child rights based”
3) La parola ai bambini e ai ragazzi
Azioni volte a promuovere la diretta espressione di bambini e ragazzi nell’ambito di esperienze di CCR (Consigli Comunali dei Ragazzi e Consulte), Focus e situazioni di accoglienza; iniziative di incontro locale fra bambini/ragazzi e decisori e avvio sperimentale di nuove esperienze di partecipazione dei bambini e dei ragazzi
Enti di Terzo Settore
in ATS
Consorzio Agorà Soc. Coop Sociale (capofila ATS), Arciragazzi Genova (Comitato provinciale), Arciragazzi Liguria (Coordinamento Regionale Arciragazzi della Liguria), Associazione Matermagna, Centro di Solidarietà l’Ancora, Consorzio Tassano Servizi Territoriali Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s. a r.l. Onlus, Cooperativa sociale Coopsse Onlus, DEFENCE FOR CHILDREN INTERNATIONAL ITALIA, Il Biscione SCS ONLUS, Il Laboratorio Società Cooperativa Sociale, La Comunità Società Cooperativa Sociale, Mignanego Cooperativa Sociale Onlus, Soc. Coop. Sociale Villa Perla, Uisp Comitato Territoriale Genova
La scuola una piazza per la città
Un progetto per contrastare la povertà educativa , potenziare la comunità educante, connettere centro e periferie
C’è oggi una povertà educativa che in Italia riguarda tre milioni e mezzo di bambini e ragazzi. Bambini ed adolescenti che vanno poco al cinema e a teatro, non leggono libri, non usano il computer e non praticano sport. Bambini e ragazzi che non visitano musei e raramente fanno vacanze. La povertà di opportunità educative ha effetti sul rendimento scolastico e sullo sviluppo emotivo e sociale condizionando il percorso di crescita dei più piccoli.
Per povertà educativa si intende la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni. Povertà educativa significa anche la limitazione dell’opportunità di crescere dal punto di vista emotivo, delle relazioni con gli altri, della scoperta di se stessi e del mondo. C’è una ricchezza educativa che è fatta di servizi per l’infanzia, nidi e scuole. Nella nostra città la scuola d’infanzia è diffusa capillarmente sul territorio ed è frequentata dalla quasi totalità dei bimbi in età prescolare. Economisti, neuro-scienziati e sociologi concordano nel dire che le disuguaglianze nei percorsi formativi e lavorativi da adulti, sono imputabili in larga misura ad opportunità cognitive ed emotive che si acquisiscono o vengono a mancare nei primissimi anni di vita.
Uno studio condotto dall’OCSE nel 2017, utilizzando i dati dell’indagine PISA, ha sottolineato il ruolo cruciale della fruizione dei servizi educativi nella prima infanzia, della presenza di risorse per l’apprendimento a scuola e del clima di collaborazione tra studenti, insegnanti e genitori. Secondo l’ultimo Rapporto di Save The Children sulla povertà educativa, i minori di 15 anni che vivono condizioni di svantaggio socio-familiare ma hanno frequentato un nido o un servizio per l’infanzia, hanno circa il 40% di probabilità in più di essere resilienti, ovvero di raggiungere un livello di competenze tale da favorire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Le scuole d’infanzia sono un importante presidio pedagogico per i piccoli e le loro famiglie ma sono anche luogo di incontro e di scambio. Ogni giorno, come non accade in altri ordini scolari, genitori ed insegnanti si scambiano racconti e raccomandazioni, accompagnare e ritirare i piccoli diventa occasione per stare insieme e condividere. Gli spazi della scuola ospitano l’attività didattica e favoriscono la socialità.
E’ un progetto che pensa la scuola come una piazza della città. Le piazze delle città sono aperte a tutti i cittadini e nelle piazze si fanno incontri che possono cambiare i destini delle persone, così anche le scuole si pongono come luoghi dove i bambini e le famiglie si incontrano e incontrano nuove opportunità di crescita. Il progetto propone attività di formazione che arricchiscono le competenze e favoriscono il confronto tra insegnanti, educatori e genitori. Attività laboratoriali – creatività, psicomotricità, educazione ambientale – che coinvolgono attivamente bambini e familiari nei momenti in cui è più facile per grandi e piccini partecipare insieme, nei weekend e durante i periodi di chiusura estiva e festiva della scuola. Incontri con giovani startupper che entrano in classe facendo dialogare educazione e innovazione. Il progetto intende far crescere le competenze educative anche attraverso interventi di supporto psicopedagico offerti, a chi affianca i bambini, all’interno di uno spazio dedicato, uno punto di informazione e consulenza allestito nel cuore della città antica. Si investe anche per moltiplicare le relazioni attraverso la sperimentazione di una banca che promuove scambi di tempo e competenze all’interno della scuola che si fa ancor più incubatore di relazioni amicali e di reciproco sostegno.
Grazie alle risorse del progetto, le scuole che ospitano le attività laboratoriali possono adeguare gli spazi e dotarsi di materiali che consentono di riprodurre nel tempo l’esperienza. I genitori sono coinvolti direttamente negli interventi di adattamento e manutenzione degli spazi destinati alle attività. Per sostenere la partecipazione attiva delle famiglie più svantaggiate è stato utilizzato lo strumento del reddito di inclusione (REI). Il progetto è stato cofinanziato dall’Impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro, nata a giugno 2016 per attuare i programmi del fondo istituito da Fondazioni bancarie di intesa con il Forum Nazionale del Terzo Settore e Governo. Con i Bambini ha pubblicato tre bandi a livello nazionale, rivolti alle organizzazioni del Terzo settore e al mondo della scuola. Sul bando “Prima Infanzia” sono stati selezionati 80 progetti dedicati ai bambini sotto i 6 anni con l’obiettivo di ampliare e potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini ed un focus specifico sulle famiglie vulnerabili che vivono in contesti disagiati.
Soggetto Responsabile
Comune di Genova – Direzione Scuola e Politiche Giovanili
Partner
- A.N.U.P.I.
- Arciragazzi Liguria – Coordinamento Regionale Ligure Arciragazzi
- Arcos srl
- COOPSSE società cooperativa sociale onlus
- Forum del Terzo Settore Liguria
- La Compagnia per le V.E.L.E.
- Mignanego società cooperativa sociale onlus
- Mixura srl
- S.A.B.A. società cooperativa sociale onlus
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org
Buone storie social street
Un’esperienza di social street dedicata ai bambini e alle bambine
Il progetto Buone Storie Social Street, attraverso la lettura e la narrazione di storie ha voluto coinvolgere i bambini le bambine e le loro famiglie, ciascuno secondo le proprie capacità, nel percorso condiviso di creare una comunità educante, solidale e creativa.
Contesto
Le due aree territoriali oggetto dell’intervento, Maddalena e Lagaccio
Difficoltà economiche e sociali; Diffidenza/paura dei servizi sociali ed educativi; Mancanza di consapevolezza dei genitori sull’utilità/importanza dei servizi educativi 0-3 anni.
Target
Il target individuato sono bambine e bambini nella fascia d’età 0-6 anni e le loro famiglie.
Obiettivo generale
Aumentare l’accesso e la fruizione di servizi educativi qualificati da parte di famiglie in situazione di disagio attraverso la creazione di una social street che facilitasse lo sviluppo di socialità e competenze adeguate per i genitori ed una crescita equilibrata per le bambine e i bambini.
Attività
- Servizio gratuito sostitutivo del servizio nido d’infanzia
- Formazione per famiglie e volontari sulle tecniche della narrazione
- Laboratori di lettura per bambini/e fino ai 6 anni
- Gruppi sulla genitorialità
- Attività di facilitazione per famiglie e cittadini volontari
- Laboratori di ceramica per le famiglie
- Narrazioni itineranti e appuntamenti di lettura ad alta voce nelle strade
- Creazione di una biblioteca diffusa
- Realizzazione di una App social street
il servizio gratuito sostitutivo del nido ha permesso di dare una risposta a bisogni del quartiere della Maddalena (espressi dalle associazioni che hanno fatto gli invii dei bambini) in termini di servizi educativi nella fascia 0-3 anni che abbiano caratteristiche di continuità nel tempo, progettazione educativa di valore, monitorata e documentata. I laboratori di lettura hanno poi reso il libro strumento di condivisione di spazi e di modi di crescere;
APP Buone Storie Social Street, scaricabile gratuitamente da Play Store e App Store, ha permesso di mappare tutti i servizi, i laboratori e tutte le iniziative che il territorio offre in modo veloce ed intuitivo per essere sempre aggiornati su tutte le novità che riguardano l’infanzia;
Soggetto capofila e partner
Mignanego Societa’ Coop Sociale Onlus Librotondo coop soc. ONLUS AMa Associazione Abitanti Maddalena (Associazione Promozione sociale) Il Laboratorio Società Cooperativa Sociale Comune di Genova – Direzione Scuole e Politiche Giovanili
IpIp urrà
metodologie e strategie informali per mettere l’Infanzia, Prima
IP IP URRA’ metodologie e strategie informali per mettere l’Infanzia, Prima è un progetto nazionale selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Cos’è IpIp urrà?
Una comunità di pratiche
Una rete nazionale che agisce in un’ottica partecipata di crescita e confronto comune e questo a partire dalla prima infanzia.
Spazio e Strategie per l’infanzia
Crea spazi in cui i bambini possano attivare e nutrire aspirazioni e desideri, sviluppa con gli adulti processi di formazione, partecipazione e reciproca solidarietà tra le famiglie. Mette al centro di tutte le strategie l’informalità, il gioco, i talenti.
Giocare in natura e negli spazi informali
Giocare in natura e negli spazi pubblici, fare insieme genitori e figli, partecipare a eventi culturali e opportunità educative a cui avvicinarsi liberamente e gratuitamente, nei parchi, nelle piazze, nelle periferie, per riscoprire la forza educativa della comunità.
Un viaggio comune
Incontrarsi ogni anno per un viaggio comune, per costruire traiettorie di futuro, sostenibile, etico, possibile.
Cultura del sospeso
Per diffondere la pratica del dono facilitando l’accesso delle famiglie alla cultura, ai servizi e alle occasioni di crescita e conoscenza perché donare è un gesto di quotidiana rivoluzione.
Elenco dei partner
– Chi rom e…chi no, Napoli
– Fermenti Lattici, Lecce
– Mignanego Cooperativa Sociale Onlus, Genova
– Educazione Progetto, Moncalieri (To)
– EcoSmed, Messina
– Comunità Progetto Sud, Lamezia Terme
– 21 Luglio, Roma
– L’Abbaino, Firenze
– Consorzio Mestieri TOscana, Firenze
– Il Cantiere, Bergamo
– La Kumpania
– Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali
– Fondazione Zancan
– Università Federico II centro Sinapsi e tante scuole.
Partner locali
– CO.SER.CO COoperativa SERvizi COmunitari http://www.coserco.it/
– ALISA Liguria https://www.alisa.liguria.it/
Le attività a Genova
I talenti dei grandi e dei piccoli
Servizio integrativo nido d’infanzia
Da martedì a venerdì dalle 14.30 alle 18.00 presso Nido d’infanzia Vico Rosa, Via della Maddalena 16 Genova
Sportello lavoro
Percorsi di orientamento, formazione e avviamento al lavoro
Ogni giovedì dalle 14.00 alle 17 presso CASA PANDORA – via Piccone 13/2 Genova-Certosa
Tel 010 731 48 53
Mail: info@casapandora.it
Fuori gioco
Laboratori genitori/bambine e bambini, percorsi sulla genitorialità
Lunedì dalle 9.30 alle 12.30
Martedì dalle 15.30 alle 18.30
Ci troverete nei parchi, nelle piazze, nelle sedi di istituzioni, cooperative e associazioni. Seguite i nostri canali Social
Biblioteca 0/6 Laboratori di lettura ad alta voce, letture itineranti, cambio libro
Ogni primo sabato del mese dalle 9.30 alle 12.00
Biblioteca “Nel Frattempo” Nido d’infanzia Vico Rosa, Via della Maddalena 16 Genova.
Tel +39 338 133 7065
Cultura del sospeso
Curiamo la costruzione della rete genovese.
Tel +39 3495245945
Mail: vicorosa@cooperativasocialemignanego.it
TUTTE LE ATTIVITA’ SONO GRATUITE
Contatti nazionali
Web: percorsiconibambini.it/ipipurra/
Mail: ipipurraprogetto@gmail.com
Facebook: ip ip urrà – infanzia prima
Instagram: ipipura.infanziaprima
Biblioteca infanzia
Spazio biblioteca
0-6 anni
Laboratori per bambine, bambini e genitori
Il libro diventa elemento costante e significativo nell’esperienza educativa e lo spazio diventa “il terzo educatore” nel processo di sviluppo
Cosa proponiamo
Per bambine e bambini: momenti di lettura ad alta voce, attività ad orientamento montessoriano, attività espressivo-creative.
Per i genitori: uno spazio di incontro, attraverso letture e cineforum attivazione di un processo di riflessione, condivisione, scambio e confronto sul tema della genitorialità
SCAMBIO LIBRARIO
Informazioni
Nido d’infanzia Vico Rosa,
Via della Maddalena 16, Genova
tel: +39 388 7797885
mail: vicorosa@cooperativasocialemignanego.it
Nido d’infanzia Pollicino
Chi siamo
Il nido d’infanzia interaziendale Pollicino era uno dei due nidi gestiti dalla Mignanego Società Cooperativa Sociale Onlus. Era un servizio educativo che accoglieva bambine e bambini, residenti e non residenti, e figlie e figli delle dipendenti delle aziende partner, dai 12 ai 36 mesi di età.
Il nido aveva come obiettivo principale quello di valorizzare le competenze e gli interessi di tutte le bambine e di tutti i bambini senza alcuna discriminazione con particolare attenzione all’inclusione dei bambini con difficoltà sul piano fisico, psicologico e sociale.
Alla base del progetto educativo del nido d’infanzia Pollicino si pone la bambina e il bambino inteso/a come soggetto attivo impegnato in un continuo processo di interazione con gli adulti, con i suoi pari e con l’ambiente che lo circonda.
Il nido si avvaleva di un’èquipe professionale altamente qualificata ed inserita in un processo di costante aggiornamento e formazione.
Servizi
Il nido era suddiviso in spazi organizzati con specifici significati educativi che offrivano alle bambine e ai bambini stimoli e possibilità di esperienze differenti.
Angoli dedicati ai momenti di accoglienza, pasto e cambio, una stanza per il riposo e angoli dedicati ai momenti di gioco libero e strutturato per le attività di lettura, espressivo-creative, psicomotorie e musicali. Il nido, in un’ottica montessoriana, metteva a disposizione del bambino e della bambina i materiali sensoriali di sviluppo e i materiali di vita pratica perché, utilizzandoli quando vuole e per il tempo che vuole, affini e moltiplichi le proprie competenze. Gli spazi erano disposti su unico piano e ciò favorisce il bisogno di esplorazione e di movimento dei bambini e delle bambine. Il nido Pollicino disponeva di un ampio giardino attrezzato con giochi di movimento e di stimolazione psicomotoria e ospita un piccolo orto. Il nido offriva pasti forniti da un’azienda altamente selezionata.
Progetti in corso e terminati
INSIEME PER CRESCERE
Per approfondire le nostre attività o per qualsiasi altra informazione legata ai nostri servizi, potete contattarci direttamente.
Dove siamo
Nido d’infanzia Vico Rosa
via della Maddalena, 16 – Genova
Lunedì – Venerdì | 7:30 – 18:00.
Contatti
Nido d’infanzia Vico Rosa
Tel: +39 388 779 7885
vicorosa@cooperativasocialemignanego.it
Facebook: vicorosa.nido